STEFANO DE SANTIS
Stefano De Santis parla la lingua più antica, Quella della terracotta una lingua ininterrotta che parte dalla nuda terra, si plasma tra le mani del demiurgo e prende vita grazie all'azione purificatrice del fuoco. Iconografie e soggetti suggeriti dal mondo classico e cristiano, sono rivissuti come spirito di invenzione formale originale: guardando di primo acchito le opere si ha come l'impressione di una certa familiarità con la lingua scultorea di un certo ‘900 italiano. Echi visivi e suggestioni formali di Martini, Marini, Mazzacurati o del primo Mirko Basaldella, ad esempio. Ma si tratta solo di spunti lontani, di un alfabeto visivo di base che De Santis ha assimilato e tradotto in un linguaggio affatto proprio, che sa raccontare la contemporaneità con la forza della tradizione. Il suo “popolo in cammino”, i suoi santi, il suo bestiario fantastico, animano un mondo in cui scorre una forza tellurica che si fa a volte è magia leggera, a volte potenza ctonia.
Nato a Roma 28/05/1961 si diploma nel 1982 Perito Agrario presso L’Istituto di Stato per l’Agricoltura.
Autodidatta, la prima mostra nel 1977, mentre, per la scultura durante il servizio militare, presso il Carcere di Gaeta e in seguito al carcere di Boccea a Roma, è stato addetto alla sala pittura, e lí conosce il maestro De Angelis che lo avvia al mondo della scultura.
Ha esposto in moltissime gallerie in Italia, negli anni 90 viene invitato a Cuba dalla “Fundacion Caguayo” a Santiago de Cuba da Alberto Lescay, per una serie di esposizioni e collaborazione pressol’atelier a Santiago di Cuba.
Altre collaborazioni con maestri cubani: Alexander Lobaina Jimenez un artista talentuoso,con Lobaina apprende la Colografia tecnica grafica al torchio,per completare l’esperienza nel sud dell’Isola Cubana
espone presso la Galleria dell’Arte Moderna a Santiago.
A l’Habana conosce Nelson Dominguez e moltissimi altri artisti frequentando i loro atelier
espone presso il Museo Cubano del Libro Palacio Segundo Cabo Habana Vieja, in varie “Case della Cultura” Habana-Alamar-Villa Clara-Caibarien.
Negli anni 2000,conosce la realtà creativa di Corviale con la Comunità X, della la quale attualmente fa parte.
Natura Creativa
È la sua inclinazione verso la natura, che nasce dagli studi giovanili, a concretizzarsi con le realizzazioni di “Tsubo Niwa” piccoli e grandi giardini di ispirazione Giapponese.
Questa attività nasce chiaramente da percorsi differenti ma paralleli lo stesso minimalismo si ritrova anche nella scultura, certe forme sono inevitabilmente quasi simili e fuse con le due attività, equilibrio- semplicità- naturalezza -sobrietà- ed infine gli elementi sono gli stessi,se ci si pensa, l’argilla non è altro che terra e poi le pietre il ferro la corda il legno l’acqua il fuoco .