GIULIO CERALDI
Giulio Ceraldi recupera la struttura medievale del polittico, per assemblare, con chiodini, carta e lamierini, icone del sapore post-futurista, ricche di suggestioni iconografiche direttamente riesumate dai repertori della mitologia classica. Della preistoria e dell'etnografia extraeuropea. Come un novello Efesto, Ceraldi assembla e compone sinfonia geometriche delle tavole laiche i, i cui messaggi si trasmettono all'osservatore come un codice Morse. Astrazione, geometrie, ieraticità, iperrealismo: ogni formella batte la sua telegrafia visuale, fino a che l'insieme , come in una pala d'altare, non giunge a riempire lo sguardo cognitivo dell'osservatore. Anche nella scultura installazione ,”il golfo mistico”, la logica è la stessa: l'artista mette insieme gli oggetti di un'archeologia mentale in cui convivono e rivivono simboli i racconti dei tanti passati dell'uomo.
Giulio Ceraldi nato (1948), nato a Napoli, è pittore e scenografo teatrale.
Si forma all’Istituto d’Arte Filippo Palizzi di Napoli, dove successivamente insegnerà discipline pittoriche. Inizia la sua attività espositiva nel 1972 presso la Galleria Mediterranea di Napoli. Partecipa alla X QUADRIENNALE - La nuova generazione, Roma 1973.
Spinto dalla necessità di far evolvere il proprio linguaggio artistico, esce dalla dimensione individuale dello studio, a cui lo costringe la pittura ed approda a quella corale del teatro. Nel 1979 si trasferisce a Roma. Collabora come pittore al progetto “TRACCE” di Antonio Neiwiller e come attore ad alcuni suoi spettacoli teatrali negli anni 1982-92. E' fra i fondatori del VIRUSGroup.
Realizza sculture ed oggetti di scena nello spettacolo teatrale “I PERSIANI” con scene e regia di Mario Martone al Teatro Greco di Siracusa 1990.
Collabora come scenografo in alcuni spettacoli teatrali del regista Claudio Collovà. Insieme al musicista Marco Ariano organizza laboratori, stages ,performances(1998-2002)
Ha preso parte a mostre nazionali ed internazionali e collaborato con il Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina.